giovedì, gennaio 31, 2008

la lontananza sai, è come il vento...


oscillante tra i 38.9 e i 36.2 i pensieri altalenano tra il romantico e l'impuro.
liberamente ispirandomi ad amici di una cittadina con una piazza con busto di Lenin,
la tanto sospirata influenza
ha lasciato:
sensazione di polsi piccoli.
pelle fredda fuori, bollente appenasotto
lacrime per niente
problemi pettorali
W will&Grace, M Sex and the City
mancano:
jon spencer il bastardo
intothewild prima che uscisse
leccare vespe
cantare a squarciagola le peggio cose, in questo momento i Negramaro.

2 commenti:

GGLuigi ha detto...

La scelta dell'immagine, un termometro rettale, non penso sia casuale. Ho perso decine di termometri verificandomi la temperatura in quel modo. Comunque la febbre è bella, toglie le inibizioni fisiche e mentali ed avvicina alla verità. Dovrebbero vendere qualcosa che faccia venire la febbre per qualche ora, magari delle sigarette o una bevanda gasata. Comodo sarebbe anche quando fa molto caldo e si suda per un nulla.

saveaspdf ha detto...

probabilmente tutto il mercurio ti è poi finito nelle dita con cui hai rapporti col tuo basso.
Per quello sei così bravo...
ho parlato del tuo basso, non del tuo basso ventre...
osantiddioo, cosa mi sta succedendo? sto raggiungendo vette di bassezza inaudite...
Tornerò presto ad essere colei che broccola baristi solo se assomigliano a john Malkovich...